MENSILE D'INFORMAZIONE E DI SERVIZI - OTTOBRE 2000


SCIENZA

GLI "SCIENZIATI"
MADE IN SICILY

La “St” ha premiato 45 giovani inventori dell’elettronica

 

Sono “cervelloni”, ma amano ancora avere accanto il padre, la moglie o la fidanzata. Innovazione e tradizione: questo il binomio che “fotografa” le quarantacinque figure di inventori premiati dalla “St Microeletronics”, a Palazzo Biscari. Ricercatori, con tanto di laurea in fisica o ingegneria, con facce pulite, però, da bravi ragazzi, abiti semplici, voce quasi sommessa e linguaggio sobrio: questi trentotto intellettuali siciliani delle nuove tecnologie non hanno, al pari dei loro sette colleghi maltesi, l’immagine stereotipata dello “scienziato pazzo” o del “robot americano” tutto cervello e niente anima. E’ il caso del palermitano Vincenzo Matranga, 37 anni, ingegnere elettronico, alla “St” dal 1993, accompagnato dal padre, ingegnere edile. Dopo i quattro premi dello scorso anno, a fare la fortuna di questo giovane ricercatore sono i microelettronici della potenzialità cosidetta “fuzzy-logic”, capace cioè di definire valori intermedi a differenza della logica binaria, vero-falso.
Una passione quella della ricerca che condivide con la sorella Valeria, ricercatore al Cnr e un’attrazione per l’elettronica venuta fuori già nell’infan-zia.”Mio padre -racconta- mi regalò un giochino a base di piccoli cubetti che venivano assemblati per realizzare dei piccoli circuiti”. Una storia simile a quella del catanese, Davide Patti, 32 anni, perito industriale al “Marconi”, laureando in scienze dei materiali, da dieci anni ricercatore. “Fin da piccolo -ricorda- assemblavo dei piccoli circuiti, facevo lavori elettrici , anche sulle piste per potenziarle.” Una occupazione di famiglia? “Niente affatto. Mio padre è ferroviere”. Il premio per Davide è arrivato con due idee che permettono di realizzare dispositivi integrati al silicio dedicati al campo dell’auto. Di circuiti si occupa da sempre anche Giuseppe Scilla, anche lui catanese, 42 anni, dottore in fisica con una tesi di fisica nucleare, giunto al suo quinto premio: una vita passata a studiare, prima a Milano poi a Catania e poi a lavorare, a cominciare dall’Enea nei laser di potenza fino alla “St”.
Chips e designer per fare loro test sono il motivo del premio del maltese Neville Bonavia, 25 anni, un diploma all’istituto tecnico di Malta, oggi assistente ingegnere a Kirkop, località a pochi chilometri dalla capitale La Valletta, stabilimento dove lavora anche Sandro Fenech, 24 anni, per il quale il riconoscimento è arrivato per il brevetto su un apparecchio, con due modelli, per evitare abrasioni nelle installazioni. L’elenco dei premati è, comunque, lungo: riconoscimenti anche per Natale Aiello, Sebastiano Aparo, Gregorio Bontempo, Salvatore Capici, Salvatore Coffa, Gaetano Cosentino, Giuseppe Crisenza, Marcello Criscione, Mario Di Guardo, Giorgio Fallica, Giuseppe Fallico, Alberto Falzone, Giuseppe Ferla, Leonardo Fragapane, Ferruccio Frisina, Biagio Giacalone, Atanasio La Barbera, Salvatore Leonardi, Matteo Lo Presti, Angelo MagrÏ, Patrizia Milazzo, Francesco Pappalardo, Salvatore Pappalardo, Rosario Pogliese, Francesco Pulvirenti, Vito Raineri, Salvatore Rinaudo, Cesare Ronsisvalle, Salvatore Scaccianoce, Antonino Schillaci, Giordano Seragnoli, Stefano Sueri, Alessandra Toscano, Riccardo Ursino, Raffaele Zambrano e per i maltesi Peter Paul Cini, Frank Corso, Ivan Ivanov, Cristopher Mizzi, Brian Tabone.


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