MENSILE D'INFORMAZIONE E DI SERVIZI - OTTOBRE 2000


COMMERCIO

AUTO BICI: LA CONTESA
DEL CORSO DELLE PROVINCE

Commercianti e ambientalisti dicono la loro sulla linea ferrata

 

Pista ciclabile sì pista ciclabile no. Rifiuto netto da parte dei commercianti di Corso delle Province, che vogliono parcheggi al posto della linea ferrata della Circumetnea, ormai inutilizzata, volontà contraria degli ambientalisti che, con Legambiente, rilanciano un “sistema di piste ciclabili” nell’ambito del piano urbano del traffico. La posizione dei commercianti sono state illustrate alla Confcommercio, nel corso di una riunione organizzata dalla Consulta del commercio turismo e servizi. Un faccia a faccia serrato fra i componenti della Consulta, di cui è coordinatore Francesco Zaccà e gli operatori commerciali di corso delle province, che si è concluso con una serie di proposte che saranno portate sul tavolo dell’amministrazione comunale: tempi certi per lo smantellamento della linea ferrata, per evitare in particolare coincidenze dei lavori con il periodo natalizio, affidamento dei parcheggi, con disco orario ad un’ora, ad una cooperativa, inserimento di aree per i disabili, posteggi “a spina di pesce”, allargamento dei marciapiedi, spartitraffico a verde e massima attenzione per il flusso dell’acqua piovana. Su un punto i commercianti sono concordi: nessuna pista ciclabile, ma parcheggi per alleviare i problemi di una zona caotica. Nei loro racconti, emerge il disagio: ecco, allora, Francesca Raciti, titolare di un negozio di abbigliamento, che sottolinea “il pacco di multe” raccolte in un anno (“non posso - dice - pagare nove mila lire al giorno per le strisce blu per nove ore di lavoro”), lo sfogo di Maria Cocuzza, attiva in una parruccheria, che evidenzia perdite nell’ordine del 70% della clientela. Con lei chiedono interventi urgenti Carmelo Faro, in “lotta” perenne anche con gli automobilisti che ostruiscono l’ingresso del suo negozio di fiori, spesso “minacciato” anche dall’acqua piovana. Spazi auto si chiedono anche perchè la bicicletta, in un tratto in pendenza come corso delle province, non potrebbe essere utilizzata e potrebbe causare incidenti. Così la pensano anche Francesco Zaccà, Tuccio Davì e Sergio Zucca-rello, componenti della Con-sulta e Francesco Sorbello della Confcommercio. “Sulle esigenze dei commercianti -ha detto Zaccà- convergono quelle degli abitanti della zona e degli operatori professionali.”. Di tutt’altro avviso Legambiente, che con una nota al sindaco Umberto Scapagnini e all’assessore regionale ai trasporti, Dome-nico Rotella, del segretario Salvo Toscano, ha sottolineato di non condividere “la decisione dell’amministrazione comunale di non utilizzare i finanziamenti regionali, già disposti con decreto assessoriale, per la realizzazione di una pista ciclabile”. Secondo gli ambientalisti “in una città come Catania, in cui le dimensioni del traffico automobilistico sono insostenibili, risultano indispensabili misure volte ad incentivare l’uso di mezzi alternativi”.


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