ESTATE CATANIA
Estate
Catanese 2000,
proposte per tutti
Il ricco programma organizzato dall'amministrazione
comunale
Un cartellone che mira ad accontentare tutti,
ma soprattutto gli strati più deboli della città,
le periferie emarginate e da questo dettato viene fuori il logo
della rassegna, raffigurante le cinque dita della mano, che
stanno a simboleggiare la diversità dei catanesi, di
coloro che vivono nella città del Liotru. Dopo il talk
show d'apertura in piazza Palestro, con l'acclamato Gigi D'Alessio
e gli immancabili giochi pirotecnici, la Rassegna, ha proposto
al cortile Platamone uno spazio Jazz, curato dal Brass Group
di Renato Lombardo, con i concerti della vocalist etnea Rosalba
Bentivoglio, Antonella Catanese, Fabio Sanfilippo e Kevin Mahogany,
Blasco Jazz Trio e Patricia Barber's Modern Cool, Elit e Nnena
Freelon Quintet. Per la musica segnaliamo i Manhattan Transfer,
la cantantessa Carmen Consoli, Max Gazzè, Paola Turci,
mentre gli incontri letterari hanno visto protagonisti Melania
Mazzucco e Lidia Ravera ed il 7 settembre ci sarà Vincenzo
Consolo. Il 31 luglio connubio tra Nicola Piovani e l'artista
Noa che si è poi ripetuta con la folk singer americana
Suzanne Vega in un concerto ispirato alla pace ed alla fratellanza.
Grande serata poi con la musica da night di Dionne Warwick con
l'Orchestra Sinfonica Siciliana, con la grinta di Ligabue ed
infine chiusura il 21 settembre con Jarabe De Palo, per intenderci
quello di "Depende".
Per la sezione Teatro, con la direzione artistica di Andrea
Camilleri il cartellone offre tre rappresentazioni, la prima
delle quali, "La penna di hu" di Ezio Donato, che
ha già concluso le sue repliche alla collinetta di villa
Bellini. "Un amore a Roma" di Ercole Patti è
stato il secondo appuntamento che, sotto la regia di Guglielmo
Ferro e la presenza di siciliani continentalizzati come Antonio
Catania, si è svolto al Cortile Platamone. Il discusso
"Troppu trafficu ppi nenti", diretto da Giuseppe Dipasquale,
conclude la rassegna in Piazza Duca di Genova. Il testo è
la traduzione dialettale di Andrea Camilleri, e dello stesso
regista, del famoso "Troppo rumore per nulla" di Messer
Angelo Florio Crollalanza (dietro la cui figura si celerebbe
il drammaturgo William Shakespeare).
In programma anche serate di cinema e teatro nei quartieri periferici.