SUPPLEMENTO SETTIMANALE N. 16 AL MENSILE BOX - Venerdì 19 Gennaio 2001


 
 

TEATRO

Luci e ombre per la coppia Marini e Albertazzi
nella pièce “All’Angelo azzurro”

Turi Ferro, 80 anni in
scena al “Verga”
con “La cattura”

 
 

Mese intenso quello di gennaio per il Teatro Stabile di Catania. Sono infatti in corso e proseguiranno sino al 31 gennaio al "Verga", nell'ambito della stagione di prosa 2000/2001 le repliche dello spettacolo "La cattura" di Andrea Camilleri liberamente ispirato all'omonima novella di Luigi Pirandello.
Nel lavoro, operato dal creatore del commissario Montalbano, sulla materia prima fornitagli dal grande agrigentino, emerge il ruolo estremamente pennellato e sentito dell'ottantenne Turi Ferro che interpreta il protagonista Antonio Guarnotta, ricco possidente rapito e condannato dalla famiglia che non paga il riscatto per impossessarsi dell'eredità. Una vicenda amara quella portata in scena da Turi Ferro che mette in risalto il contrasto tra la grotta dove si svolge la storia ed il paese dove vive la sua famiglia e dove si consuma la sua condanna.
Ed i suoi aguzzini infine diventano quasi dei figli, lo ascoltano, lo assistono, lo rispettano, sino al giorno della sua morte. La regia di Giuseppe Dipasquale, imperniata sulla figura centrale del protagonista, sottolinea il dualismo tra mondo civile e spietato e grotta povera, dove però verranno fuori i veri valori. Suggestiva la scenografia di Antonio Fiorentino, con quella grotta ora cupa, ora accogliente, ora centro dell'universo per il povero Antonio Guarnotta.

I costumi sono di Elena Mannini, le musiche di Massimiliano Pace. Oltre a Turi Ferro, che con la sua esperienza e saggezza tratteggia con sentimento la figura di Guarnotta, citiamo in scena Ida Carrara nei panni della moglie, Daniele Gonciaruk e Pietro Montandon i nipoti della moglie e poi Sergio Verspertino, Rosario Minardi e Franz Cantalupo (i rapitori, Manuzza Filicò ed il muto) ed il piccolo Valerio Mascolino nei panni di Calicchio, il figlio di Fillicò.
Altri interpreti sono Orazio Mannino, Loredana Marino, Giovanni Anzalone ed un coro che rappresenta la voce, i commenti del paese formato da Marta Limoli, Raniela Ragonese, Sara Emmolo, Sergio Seminara, Vittorio Di Paola, Giovanni Ciranna.

Applausi finali doppi per Turi Ferro, sia per l'interpretazione che per gli 80 anni compiuti e festeggiati in scena con il suo "amico" Pirandello.
Intanto al "Metropolitan" di Catania è andato in scena lo spettacolo "All'Angelo azzurro" di Giuseppe Manfridi, con Valeria Marini e Giorgio Albertazzi. La pièce non dispiace per l'impostazione data dal regista Albertazzi e narra, con variazione sul tema, l'amore tormentato del professore Unrat per la ballerina Liù, regina dell'Angelo Azzurro, rifacendosi più al racconto di Heinrich Mann che al film _ cult con Marlene Dietricht. Bravi in scena oltre allo stesso Albertazzi, Giuditta Saltarini, Stefano Gragnani, Vincenzo Bocciarelli, Beatrice Palme e gli altri attori, mentre l'attesa e prosperosa Valeria Marini nei panni di Liù _ Rose, così come era accaduto per "Nata ieri", ha deluso il pubblico catanese che già a fine primo tempo, in buona parte, ha abbandonato la sala.

 
 

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